«Per aiutare i commercianti che hanno subito un grave danno economico per il lungo periodo di chiusura, la nostra amministrazione comunale ha emesso alcune ordinanze che ci auguriamo possano essere di aiuto ai fini di una ripartenza più agevole» afferma il sindaco di Cocquio Trevisago Danilo Centrella.
Il 18 maggio cocquiese prevede l'entrata in vigore di una serie di misure messe sul tavolo dal Comune.
Ai bar e ristoranti è stato offerto di utilizzare gratuitamente spazi all’aperto vicini alla propria attività, dove posizionare sedie e tavolini per accogliere un maggior numero di clienti, che per rispetto delle regole di distanziamento sociale non possono sostare negli spazi interni.
«Alcuni hanno colto con favore questa iniziativa e sono state individuate aree loro adiacenti sulle quali non graverà alcuna imposta» sottolinea il primo cittadino.
«Con una ordinanza che entrerà in vigore a partire da lunedì 18 - continua Centrella - abbiamo inoltre stabilito che i parrucchieri e gli estetisti possano svolgere la loro attività durante un arco temporale molto ampio, ossia dalle ore 7 alle ore 24, per tutti i giorni della settimana (rendendo quindi facoltativa la chiusura di riposo settimanale). In questo modo il professionista può modulare il suo orario di lavoro in base alle prenotazioni e alle esigenze dei clienti, garantendo minori tempi di attesa e gestendo autonomamente la sua attività».
Anche la piattaforma ecologica tornerà ad essere aperta negli orari consueti, così come i cimiteri comunali.
«Ad ogni esercizio commerciale che riaprirà, la nostra amministrazione donerà una fornitura di 25 mascherine, in segno di supporto e per garantire una ripartenza in totale sicurezza - spiega il sindaco - Infatti, riteniamo opportuno sottolineare ancora una volta che ora più che mai ciascuno di noi dovrà rispettare le regole imposte dal Governo in periodo di pandemia, ossia l’uso di sistemi di protezione individuale e il distanziamento sociale di almeno un metro tra le persone: solo così infatti potremo lentamente tornare alla normalità, consapevoli che l’impegno di ciascuno di noi è utile a tutta la comunità. Ripartire insieme è più facile».