/ Basket

Basket | 16 aprile 2020, 20:59

VIDEO. Toto Bulgheroni: «Per ricominciare va levata la paura alla gente. Pallacanestro Varese, spero sempre che arrivi il "principe azzurro"...»

Toto Bulgheroni: «Tamponi ai calciatori? Prima ci sono categorie molto più importanti. Agli imprenditori va ridata fiducia. Quando riapriranno palazzetti, cinema e palestre avremo davvero sconfitto il virus. Il Menego ha scoperto da poco che avevo rubato io il pallone della Stella. Ringrazio uno a uno i giocatori di quest'anno, Conti e Caja: un gruppo vero»

VIDEO. Toto Bulgheroni: «Per ricominciare va levata la paura alla gente. Pallacanestro Varese, spero sempre che arrivi il "principe azzurro"...»

Gli americani usano definire una cosa in grado di dare benefici a tutte le parti in causa come “win-win”, locuzione che si può tradurre con “io vinco-tu vinci”.

Ecco: far parlare Toto Bulgheroni di pallacanestro è quanto di più “win-win” si possa immaginare. Anche in questo periodo sospeso, incerto e delicato. È “win” per tutti coloro che ascoltano e assaporano la sua pacata e chiarificatrice esperienza, capace di indicare la strada anche nelle selve più inestricabili. Ed è “win”, lo azzardiamo ma non riteniamo di fare peccato, anche per lui: perché gli si illuminano gli occhi.

Nei quaranta minuti che Bulgheroni ha dedicato a VareseNoi sono stati tanti i sentieri percorsi, tanti gli argomenti sottratti alla lente distorta dell’emergenza e rivisti con occhiali sicuri: il futuro del basket, quello specifico della Pallacanestro Varese, i bisogni delle aziende e quelli della gente. Spazio anche agli aneddoti sulla Stella del 1999 («Andrea Meneghin ha scoperto solo recentemente, venendo nel mio ufficio, che il pallone dell’ultima partita contro Treviso lo avevo “rubato” io dallo spogliatoio!») e a un elogio a cuore aperto dell’ultima versione di Varese, purtroppo “interrotta” dal virus: «Non avevo mai visto un gruppo così…».

Ecco un sunto della chiacchierata.

LA MORTE DI FRANCO LAURO

«Franco, oltre ad essere un ottimo professionista, era una persona educata, carina e delicata. Abbiamo fatto un percorso congiunto nella pallacanestro negli anni 90, poi lui si è affermato con una grande carriera in Rai anche fuori dal basket. Perdo un amico e sono molto triste: era un uomo giovane, nel pieno della maturità».

LA VOLONTÀ DEL CALCIO DI RIPARTIRE A TUTTI I COSTI

«Il calcio è una macchina da soldi pazzesca e vuole cercare di finire il campionato a tutti i costi, soprattutto per non perdere i diritti televisivi: sono anche disposti a rinunciare al pubblico negli stadi, cosa per me allucinante perché fare sport senza pubblico è veramente un non senso. I tamponi per i giocatori? Prima di loro ci sono categorie molto più importanti: i sanitari, certo, ma anche tutto il mondo dell’economia e delle aziende che in qualche maniera deve garantire la sicurezza sul posto di lavoro per poter ripartire. Il calcio dovrebbe venire dopo…».

«DIAMO FIDUCIA AGLI IMPRENDITORI E TOGLIAMO LA PAURA ALLA GENTE»

L’economia deve ripartire, in sicurezza ma deve farlo: ci vogliono date certe che possano permettere agli operatori di fare programmi e scelte. Il nostro Pil ha preso una botta del -9,1%, la più alta in Europa: non possiamo tardare molto. È tuttavia importante anche l’aspetto emotivo: va data fiducia agli imprenditori, a chi deve investire per rimettere in moto questa macchina. E andrà anche levata la paura alla gente, quando sarà il momento: tutti devono essere messi nella condizione di ritornare a guardare avanti». 

LE SCELTE DA PRENDERE NEL BASKET

«A mio giudizio Federazione e Lega si sono mosse bene e hanno preso la giusta decisione di fermare il campionato: per tante ragioni sarebbe stato impossibile ricominciare. Ora la palla è in mano anche al Governo: sono certo che Petrucci (presidente della Fip) e Gandini (presidente della Lega) avranno la forza per chiedere quegli aiuti e quelle misure necessarie a uno sport come il basket che non può godere dei soldi della televisione. Forse è arrivato davvero il momento di prendere in mano la legge 91, quella sul professionismo, e rivederla: è troppo importante per gli sport cosiddetti minori avere sgravi fiscali e situazioni che incentivino gli sponsor ad avvicinarsi a essi.

Dal punto di vista regolamentare, non ritengo che il blocco delle retrocessioni o la loro abolizione sia una strada percorribile: una lega chiusa sarebbe una misura troppo innovativa per il basket, perché tutto lo sport italiano, a ogni livello, si basa sul duplice interesse legato a promozioni e retrocessioni. I “diritti sportivi” si fermeranno solo quest’anno, credo. Piuttosto penso sia prematuro dire oggi quante società potranno partecipare al prossimo campionato, viste le difficoltà vigenti: una programmazione della Serie A, regole d’accesso comprese, dovrà essere procrastinata all’istante in cui sarà possibile, per ogni club, fare davvero i conti».

IL FUTURO DI VARESE NEL CONTESTO GENERALE

«Mi immagino un campionato ancora più spaccato il prossimo anno: l’Olimpia Milano ha ribadito che il proprio budget sarà identico a quello di quest’anno, Bologna non starà indietro, Sassari è la squadra di un’intera regione, Venezia non credo si ridimensionerà. Tutte le altre società faranno invece fatica ad allestire squadre competitive: ci sarà un duplice torneo.
La Pallacanestro Varese? Io sono certo che sia rimasta in piedi negli ultimi anni grazie al Consorzio e grazie allo stesso ripartirà anche questa volta. Insieme a esso gli sponsor, affezionati e legati, il pubblico e il Trust Il Basket Siamo Noi: tutti saranno protagonisti, non possiamo rinunciare a nessuno di questi elementi portanti. Spero sempre nel “principe azzurro”, un ricco imprenditore che prenda a cuore personalmente un patrimonio così importante quale è la Pallacanestro Varese: se questo principe non dovesse arrivare, faremo di necessità virtù come abbiamo sempre fatto». 

PORTE APERTE O CHIUSE NEL FUTURO?

«Fare previsioni, oggi come oggi, è impossibile. Stadi e palazzetti seguiranno le sorti di cinema, teatri e palestre, dove viviamo uno attaccato all’altro: solo quando potranno riaprire queste strutture, avremo allora sconfitto il virus. Se dovesse essere necessario ricominciare il campionato giocando qualche, sottolineo qualche, partita a porte chiuse, si faccia: ma mi auguro che a quel punto la televisione venga incontro al movimento». 

ACCORDO VARESE ACADEMY E ROBUR PER IL SETTORE GIOVANILE

«Ho sempre sostenuto che la pallacanestro a Varese abbia due società guida, pur alimentate da scopi finali diversi: la Pallacanestro Varese e la Robur. È un bene che ora si parlino e mi auguro che possano trovare una soluzione che le accomuni, anche dal punto di vista del sostentamento tramite gli sponsor».

«MAI VISTO UN GRUPPO COSÌ…»

«Mi mancano molto i pomeriggi trascorsi al palazzetto a osservare gli allenamenti, perché per me - al di là del mio ruolo tecnico in società - è molto importante vivere la pallacanestro a contatto con i giocatori e con lo staff. Conosco gli atleti, lo sono stato anch’io d’altronde, so interpretare le sfumature nei loro gesti ed è per questo che mi piace dare una mano a coach Caja e ad Andrea Conti, con i quali c’è un grande spirito di squadra. E mi sento molto legato ai giocatori di quest’anno: forse mai nella mia vita ho trovato un gruppo di persone come questo. Tutti hanno lottato, tutti si sono sacrificati. Li ringrazio dal primo all’ultimo».

Fabio Gandini


Vuoi rimanere informato sulla Pallacanestro Varese e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 340 4631748
- inviare un messaggio con il testo PALLACANESTRO VARESE
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP PALLACANESTRO VARESE sempre al numero 0039 340 4631748.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore