- 09 marzo 2020, 21:30

Coronavirus, chiusa l'Italia dopo la Lombardia: estese a tutti le misure restrittive. Conte: «Tempo non ce n'è, restiamo a casa» (VIDEO)

Tutta Italia come la Lombardia fino al 3 aprile, spostamenti concessi solo per comprovati motivi di lavoro e gravi esigenze familiari o sanitarie. Stop allo sport, calcio compreso. Il Premier: «Il futuro del Paese è nelle nostre mani. La salute è il bene supremo»

«Tempo non ce n'è: sto per firmare un provvedimento valido da domattina che possiamo definire in quattro parole "Io resto a casa". Non c'è più una zona rossa, una zona 1 o 2 della Penisola: ci sarà un'Italia "zona protetta" e in tutto il territorio dovranno essere evitati gli spostamenti tranne che per lavoro o motivi familiari e di salute. A questo si aggiunge la sospensione fino al 3 aprile su tutto il territorio di scuole e università e un divieto di assembramenti all'aperto e in locali aperti al pubblico. E lo stop a tutto lo sport, campionato di calcio compreso, fino alla stessa data»: lo ha annunciato alle 21.30 Giuseppe Conte dopo i nuovi dati sull'aumento dei contagi, soprattutto in Lombardia (leggi QUI) e anche in provincia di Varese (leggi QUI).
 
Estesi dunque a tutta la nazione le misure e i divieti già adottati in Lombardia e in altre 14 province, il primo dei quali, oltre alla chiusura delle scuole, è quello della limitazione agli spostamenti che saranno possibili solo per «comprovati motivi di lavoro o gravi esigenze familiari o sanitarie». In tutto il Paese servirà dunque un'autocertificazione o una giustificazione per potersi muovere.
 
«Le persone ricoverate in terapia intensiva e decedute stanno aumentando - ha sottolineato Conte - e le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia, dei nostri cari, dei nostri genitori e dei nostri nonni. Ci dovremo adattare a misure ancora più forti e stringenti per contenere l'avanzata del Coronavirus e tutelare la salute di tutti i cittadini, un bene che non può essere messo a repentaglio».

«Sono consapevole della forza e della gravità di quanto approvato - ha aggiunto il Premier - ma intervengo in maniera decisa per garantire le persone più fragili e la loro salute. E' il momento della responsabilità. Penso a tutti i medici e agli infermieri che sono in trincea per assistere e curare le persone contagiate dal Coronavirus: è anche per loro che prendiamo questa decisione, loro che rischiano la salute per la salute del prossimo. La decisione giusta è di restare a casa. Il futuro dell'Italia è nelle nostre mani, mani responsabili». 

Verrà nominato un nuovo commissario per l'emergenza (circolano i nomi di Bertolaso e Di Gennaro), come ha fatto intendere il Presidente del Consiglio, e le misure economiche per sostenere imprese e cittadini saranno superiori ai 7,5 miliardi di euro. Conte ha detto di avere parlato anche con i leader dell'opposizione, con cui si vedrà domani (in diretta il Premier ha detto "il ministro Matteo Salvini", citando il leader della Lega).

Clicca QUI per leggere il decreto con tutte le misure adottate per la Lombardia e 14 province, ora estese all'intera nazione.

Redazione