Se ne parla da anni e finalmente una svolta c’è stata: anche l’ex Aermacchi va verso la riqualificazione. La fabbrica dismessa che occupa 40mila metri quadri tra via Sanvito e via Crispi e che da anni è oggetto di controversie legali per via dell’amianto ancora presente sui tetti dei fabbricati, sarà demolita prima della fine dell’anno. E al suo posto potrebbe sorgere di tutto.
«Nel pgt l'area è inserita come “di trasformazione” per cui la sua destinazione d’uso può essere cambiata e da industriale può diventare commerciale o residenziale, o entrambe le cose insieme – spiega l’assessore Andrea Civati – Nel senso che non c’è nessun progetto ancora presentato in comune, ma il curatore fallimentare (che sta gestendo i beni delle società della famiglia Castiglioni) si era informato sulle diverse potenzialità dell’area». Soprattutto alla luce degli incentivi che l’amministrazione Galimberti ha messo in campo proprio per favorire le riqualificazioni: sconti fino all’80% sulla perequazione per chi abbatte edifici vecchi e fatiscenti per fa posto al nuovo e al bello. Incentivi che potrebbero aver convinto una società, che già si era aggiudicata parte del fallimento Castiglioni in provincia, ad investire nell’area a ridosso del centro di Varese. Per trasformare lo spazio la nuova proprietà avrebbe dovuto infatti acquistare una quota considerevole di crediti edilizi sul mercato: ora gliene basteranno molti meno.
Per vedere quindi un progetto vero e proprio su cosa sorgerà al posto della vecchia fabbrica, bisognerà attendere, ma con la sua vendita un grosso passo avanti è già stato compiuto.