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Varese | 30 settembre 2019, 11:50

Addio, dolce Rudi: «Ora un dormitorio per cani in suo nome»

Il cane di Guido, il senzatetto che aveva rinunciato ad un posto nel dormitorio comunale per non separarsi dal suo cane, è morto ieri. Ora le associazioni vogliono portare avanti la battaglia per aprire i dormitori agli amici a 4 zampe. Del caso si era occupata anche Striscia la Notizia.

Addio, dolce Rudi: «Ora un dormitorio per cani in suo nome»

Per chi non si ricordasse la storia del signor Guido, la riassumiamo così: Guido si è trovato ad un certo punto della sua vita senza più un lavoro, una casa e la vicinanza dei famigliari. Solo, con l’unico affetto del suo cane Rudi, ha iniziato un percorso di assistenza tramite i servizi sociali di Varese. Un sostegno che però avrebbe previsto la separazione dal suo cane e che quindi ha rifiutato.

Come quella di Guido e Rudi, le storie di senza tetto e persone in difficoltà che non vogliono separarsi dai loro amici a quattro zampe sono tante. Per questo anche l’inviato di Striscia la Notizia, Edoardo Stoppa, si era occupato del caso. E diverse associazioni si erano schierate dalla loro parte, iniziando con l’amministrazione comunale un percorso per poter aprire i dormitori anche agli animali. «Abbiamo fatto avere all’assessore ai servizi sociali un documento di collaborazione stilato dai nostri uffici legali – spiega Alessandra Calafà, presidente Lega del Cane Varese – Sulla scia di quello che accade in altri dormitori in Italia, abbiano presentato un regolamento in cui spieghiamo operativamente come comportarsi in caso di accoglienza di persone con animali».

L’associazione, che si occupa anche della gestione del Canile di Varese, si occuperebbe dei cani, «facendoli visitare dai nostri veterinari, microchippare, vaccinare e sottoponendoli alle cure antiparassitarie, in modo che sotto il profilo igienico sanitario non ci siano problemi». Si impegnerebbero a fornire la dotazione necessaria per le stanze, quindi cucce, kennel e ciotole. 

Proprio come accade, per esempio, anche in alcuni dormitori Milanesi. Quello varesino tra l’altro, dispone di stanze ad uso singolo che sarebbero perfette per queste situazioni. 

«E’ passato quasi un anno dalla presentazione di quel documento e non si è saputo nulla – aggiunge Maura Aimini dell’associazione Un Cuore con le Ali, che si era occupata fin da subito di trovare per Guido e Rudi una sistemazione alternativa al dormitorio – La morte di Rudi ci spinge ad insistere, perché la situazione si sblocchi prima dell’arrivo dell’inverno».

In nome di Rudi si vuole quindi trovare al più presto una struttura di accoglienza per i senza tetto e i loro cani. «Ci stiamo lavorando – conferma l’assessore ai servizi sociali, Roberto Molinari – Non possiamo prendere in considerazione il dormitorio di via Maspero perché è completamente occupato e poi ci sono una serie di condizionamenti normativi. Stiamo prendendo in considerazione altre ipotesi, che dovranno trovare presto una loro concretizzazione».

Una potrebbe essere quella di aprire un “dormitorio per cani”, ovvero destinare dei box del canile all’accoglienza dei cani che verrebbero lasciati in via Friuli la sera dai proprietari che usufruiscono dell’ospitalità del dormitorio comunale e recuperati poi al mattino per trascorrere tutta la giornata insieme. 

Valentina Fumagalli

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