Una storia di fantasia, i cui protagonisti sono una donna e i suoi sogni, ma allo stesso tempo il paesaggio e le persone che lo vivono. Con uno sguardo attento alla pesca, un percorso culturale che ha caratterizzato usi e costumi di intere generazioni.
"Le donne della pesca e del lago" è un libro, edito da Macchione Editore, tutto da scoprire e da gustare, partendo - perché no - dalla presentazione che la scrittrice Betty Colombo farà giovedì sera alle 21 nella biblioteca di via Patrioti 28 a Inarzo.
L'appuntamento, organizzato da VivInarzo e moderato da Emiliano Pedroni, è a ingresso libero.
LA TRAMA
Le donne della pesca e del lago è la storia, completamente inventata, di una ragazza che, fin da bambina, vede il lago dall’alto perché abita sulle colline circostanti. Quest’acqua è un elemento del paesaggio, un grande spazio lontano che ospita i suoi sogni e le sue invenzioni fantastiche. I pescatori, visti da lassù, non sono altro che macchie sull’acqua. Quando ne sposa uno e va a vivere giù, sulla riva del lago, deve imparare ad essere moglie di un uomo che di lago vive, che lo frequenta, lo conosce, lo usa, lo abita. Il suo avvicinamento all’acqua è metaforicamente il nostro. Oggi il lago è un bacino che tentiamo di risanare e di proteggere, è un elemento paesaggistico, una pausa fra le colline. La storia della pesca invece è un percorso culturale che ha determinato usi e costumi di gener
LA SCRITTRICE
Betty Colombo lavora nel tetro dei Burattini di Varese dal 1991, dove consolida l’esperienza di burattinaia e di attrice di teatro di figura accanto e sotto la guida di Enrico Colombo.
Con lui fonda l’Associazione ARTEATRO, che si occupa di produrre spettacoli e laboratori particolarmente centrati sul rapporto fra teatro e arte moderna.
Sviluppa la passione per la narrazione e frequenta seminari con Laura Curino, Roberto Anglisani, Marco Baliani.
Ha una ventennale esperienza educativa come insegnante nella scuola elementare; si occupa da sempre di formazione degli adulti centrando la sua attività soprattutto sulla lettura a voce alta come strumento per arrivare e per stare con gli altri.
Vive da sempre a Cazzago Brabbia, sulla sponda sud del lago di Varese, e da più di un decennio si occupa di cultura popolare facendo ricerche, interviste, indagini fra la gente del luogo. Ha così scritto e messo in scena testi che cantano i luoghi in cui vive, che restituiscono agli spettatori la storia delle proprie origini convinta che, soprattutto al giorno d’oggi, «per essere, bisogna essere stati», avere cioè la consapevolezza delle proprie origini.
Ha pubblicato il libro “Le donne della pesca e del lago", edizioni Macchione 2009, con il CD del testo narrato e l’albo illustrato "Vado via" edizioni Bohem 2019.