Dopo l'intervento del consigliere ticinese Lorenzo Quadri (leggi QUI) che ha aveva detto «il virus arriva in Ticino perché qualcuno lo porta dalla Lombardia, non da Wuhan», ci è arrivata in redazione la lettera di un cittadino ticinese impiegato in un'azienda che vede numerosa forza lavoro proveniente da oltre confine e che chiede di veicolare il messaggio opposta da quello espresso dal politico: «Grazie a tutte le persone che quotidianamente passano il confine per dare il loro contributo».
Ecco la sua lettera.
Egregio direttore,
Vorrei semplicemente esprimere il mio totale disappunto con quanto espresso da quel ben pensante di Quadri, che ha sferrato l'ennesimo attacco ai frontalieri ed alla Confederazione, sfruttando questa volta una tragedia con la quale tutto il mondo è confrontato.
Sono un cittadino ticinese, impiegato in un'azienda ticinese nella quale il 95% della forza lavoro proviene da oltre confine.
Vorrei dire al Signor Quadri che se la Svizzera avesse chiuso le frontiere, quindi impedendo l'accesso anche al personale impiegato nella sanità, forse ora il Ticino si ritroverebbe a piangere qualche vittima in più.
Grazie di cuore a tutte le persone che quotidianamente passano il confine per dare il loro contributo a salvare vite in questo momento e grazie anche a chi, in condizioni normali, lo fa per portare a casa la pagnotta creando indirettamente benessere nel nostro cantone.
Un saluto cordiale.
Lettera firmata
Massagno