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Varese | 01 aprile 2020, 11:26

La lettera della piccola Anna, guerriera contro la leucemia: «Ciao direttore, aiutami a farli stare casa»

Il toccante messaggio inviatoci da una piccola varesina di 3 anni e dai suoi genitori: «Io sono già ammalata e rischio di ammalarmi. Mamma e papà mi hanno detto che se siamo tutti a casa il virus passa in fretta e poi possiamo uscire di nuovo a giocare alla Schiranna»

La lettera della piccola Anna, guerriera contro la leucemia: «Ciao direttore, aiutami a farli stare casa»

«Io ho imparato a stare a casa già da un anno, aiutami ad insegnarlo anche agli altri, non è così difficile, è più difficile qui in ospedale!». E' la toccante lettera che la piccola Anna, una bambina di 3 anni che sta lottando con la leucemia, insieme ai suoi genitori ha deciso di scriverci per lanciare un appello a tutti, chiedendo alle persone di non uscire di casa e non vanificare gli sforzi fatti finora per contenere l'espansione del Coronavirus. «Ciao direttore, aiutami a farli stare a casa»: si può sintetizzare così il messaggio lanciato dalla piccola Anna, un messaggio delicato e profondo che vogliamo fare nostro e rilanciare ai nostri lettori. 

Ecco la lettera. 


Ciao direttore,
Tu non mi conosci ancora, sono Anna, una bambina di 3 anni che purtroppo dal 2019 sta lottando contro una brutta malattia di nome Leucemia.
Io non ho potuto frequentare l’asilo e nemmeno giocare come gli altri bambini all’aria aperta, sai non sono andata nemmeno in vacanza quest’anno perché dovevo stare in ospedale per farmi curare.
Sai direttore, io sono piccola non capisco mica quanto durano le giornate chiusa lì dentro, io mi annoio... e anche tanto!

La mia mamma e il mio papà mi dicono sempre che appena guarisco possiamo fare tante belle cose insieme, ma io sono un po’ stufa!
Da gennaio sono riuscita ad andare anche a mangiare al ristorante lo sai??
Sono andata anche a fare i salti alla Schiranna!
Sì, non tutti i bambini sono bravi però...
Quando mi vedono con la mascherina mi fissano e chiedono alla mamma come mai ho quella in faccia, ma loro non hanno capito che così io non mi ammalo (strano eh direttore... io sono già ammalata e rischio di ammalarmi, lo so sei confuso, lo sono anch’io, però ascolto la mia mamma e il mio papà e la tengo perché io voglio guarire) e non mi fanno salire sull’altalena, loro ci possono andare quando vogliono io no!

Adesso però non capisco proprio perché devo stare in casa di nuovo, la signora Barbara passa con il megafono tutti i giorni e dice che non possiamo uscire, ma io sono stufa.
Da venerdì mi è anche venuta la febbre, non possono nemmeno giocare a casa mia con Emma la mia sorellona perché devo stare chiusa in ospedale e non può venire a trovarmi perché in giro dicono che c’è un virus cattivo che fa ammalare tutti.

Io sono spaventata... entrano tutti con i guanti, la cuffia, gli occhiali, la mascherina, le tute...
Mamma e papà mi hanno detto che se siamo tutti a casa, il virus passa in fretta e poi posso uscire di nuovo a giocare.

Per favore direttore, glielo puoi dire tu, perché magari a te ti ascoltano, io sono piccolina.
Gli puoi dire anche che se stanno a casa aiutano bimbi e persone come me che stavano già lottando da tanto tempo.
Io ho imparato a stare a casa già da un anno, aiutami ad insegnarlo anche agli altri, non è così difficile, è più difficile qui in ospedale!
Grazie direttore.
Spero di poterti dare la mano quando sarò grande.
Anna

Redazione

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