Varese - 20 marzo 2020, 22:00

L’Ospedale di Circolo pronto all’emergenza: nel monoblocco apre un reparto dedicato ai pazienti positivi al Covid-19

Sarà operativo da domani con 50 posti letto il nuovo reparto di Medicina ad Alta Intensità al quinto piano del monoblocco e sarà guidato dal professor Francesco Dentali. Il dg Bonelli: «La crescita ridotta di casi a Varese ci ha dato modo di organizzarci e siamo pronti per fronteggiare l’emergenza».

L’Ospedale di Circolo pronto all’emergenza: nel monoblocco apre un reparto dedicato ai pazienti positivi al Covid-19

E’ stato presentato poco fa, durante la visita del presidente della commissione Regionale Sanità di Regione Lombardia Emanuele Monti, il nuovo reparto di Medicina ad Alta Intensità ricavato al quinto piano dell’Ospedale di Circolo per accogliere e isolare i pazienti positivi al Coronavirus. Cinquanta posti letto che si aggiungono a quelli già creati per l’emergenza e che porta la capacità del nostro Ospedale a 164 unità da destinare ai pazienti Covid-19 positivi

«L'emergenza che stiamo affrontando ha cambiato profondamente non solo l'approccio del momento, ma tutta la pianificazione a livello sanitario. Ci troviamo ad un punto di svolta, dal quale la sanità del territorio non potrà più tornare indietro. Da oggi bisogna essere pronti ad affrontare velocemente le emergenze, intervenire con i protocolli previsti in maniera veloce ed essere in grado di approntare nuovi posti letto in tempo zero - ha detto Monti -L'Asst Sette Laghi si sta dimostrando non solo all'altezza, ma un esempio da seguire in questo nuovo scenario. Oggi, in particolare, abbiamo visitato un nuovo reparto, creato ad hoc per far fronte a questa emergenza»

La Medicina ad Alta Intensità si è insediata negli spazi prima occupati da altri reparti che sono stati spostati in altri piani dell'Ospedale o, come nel caso della Geriatria che ora è ad Angera, in altri Ospedali dell'Azienda.

«Il reparto è stato allestito in preparazione ad una fase emergenziale che potrebbe presentarsi anche a Varese – ha detto il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli – Come azienda siamo pronti, abbiamo fatto una serie di cambiamenti organizzativi professionisti di altissimo profilo collaborano con noi, ma dobbiamo evitare che i numeri diventino importanti e per farlo tutti devono collaborare, stando a casa». 

Importantissime sono anche le donazioni che i varesini hanno effettuato in questi giorni e che il dg invita a fare ancora, «perché sono fondamentali per permetterci di potenziare il nostro lavoro. Come è fondamentale lo sforzo di tutti i nostri operatori. Se questa Azienda si sta mostrando all' altezza della situazione, - haaggiunto Bonelli - il merito è dei professionisti che vi lavorano. Non c'è una struttura, un servizio, un reparto, un ufficio che non sia stato chiamato in questi giorni a dare prova di capacità, flessibilità e responsabilità straordinarie. Penso innanzitutto alla prima linea, al Pronto Soccorso, alle Terapie Intensive, alle Malattie Infettive, alla Pneumologia, alle Medicine Interne. Ma penso anche a tutte le altre strutture sanitarie impegnate a garantire l'assistenza dovuta a tutti gli altri pazienti, del nostro territorio, ma non solo, visto che siamo centro di riferimento regionale per diverse patologie tempo-dipendenti. E poi penso anche agli uffici amministrativi che, nelle retrovie, stanno facendo funzionare questa enorme macchina in uno sforzo organizzativo continuo: sono stati spostati reparti, sono stati ristrutturati ambienti, si sono creati nuovi percorsi. Si provvede agli approvvigionamenti di materiali di ogni tipo, dalle tecnologie ai farmaci, dai dispositivi di protezione agli arredi. Si trovano modalità alternative per offrire risposte e servizi ai cittadini e si forniscono loro ascolto, chiarimenti, informazioni».

Il rsponsabile del nuovo reparto di Medicina ad Alta Intensità al quinto piano del monoblocco, è il professor Francesco Dentali: «Varese per ora sembra essere stata risparmiata, almeno inizialmete, da questa epidemia – ha detto -, ma negli ultimi giorni stiamo affrontando un numero sempre crescente di pazienti che si presentano nei Pronto Soccorso della nostra azienda. Stiamo facendo il possibile per far fronte all’emergenza: 30 posti letto sono già pieni e altri 30 si riempiranno nei prossimi giorni. Sto guidando un team multidisciplinare composto da internisti e specialisti che si sono messi a disposizione volontariamente. Il clima tra di noi è buono e tutto il personale del comparto non si sta risparmiando e a loro vanno i miei ringraziamenti».

«Quello che ho visto oggi – ha concluso Monti – è la messa in pratica della capacità e dello sforzo umano della nostra azienda ospedaliera. Vediamo i dati aumentare e ancora in modo costante, con Bergamo e Brescia che guidano la classifica e Milano che continua a produrre casi giornalieri. Varese cresce con numeri ridotti, e questo ha dato modo all'Ospedale di organizzarsi». 

Valentina Fumagalli

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