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Territorio | 24 gennaio 2020, 11:45

Alfa riqualifica il depuratore del Pravaccio: «Sarà un impianto amico dell'ambiente e dell'Olona»

Le opere per l'ammodernamento completo del depuratore dureranno un anno e mezzo e richiederanno un investimento di oltre 9 milioni di euro. Mazzuchelli, presidente di Alfa: «Miglioriamo le acque del fiume». Galimberti: «Cambio di passo decisivo». Le associazioni ambientaliste: «E' un primo, storico momento per invertire la rotta sull'Olona»

Alfa riqualifica il depuratore del Pravaccio: «Sarà un impianto amico dell'ambiente e dell'Olona»

Il depuratore di Varese Pravaccio è stato il primo dei depuratori consortili della Provincia di Varese ad entrare in funzione nel 1984 e tratta gli scarichi fognari dei comuni di Induno, Malnate e la metà di Varese. Attualmente è in infrazione comunitaria, non è cioè in grado di rispettare i limiti allo scarico e le performance normative previste dalla comunità europea. Da qui la necessità di ammodernarlo. 

«L'impianto è strategico non solo per la provincia di Varese, ma per tutto il bacino dell'Olona - spiega Paolo Mazzucchelli, presidente di Alfa srl, la società pubblica e gestore unico del Servizio Idrico Integrato per la provincia di Varese - Il nostro obiettivo è quello di adeguarci alle sempre più severe normative del settore e soprattutto di contribuire in maniera decisiva al miglioramento della qualità delle acque del fiume, come è doveroso e come chiedono i cittadini». 

I lavori interesseranno tutte le sezioni dell'impianto. «Gli interventi più rilevanti riguarderanno l'introduzione di una nuova tecnologia Mbr per la filtrazione delle acque, la disinfezione finale con raggi ultravioletti, un sofisticato sistema di monitoraggio delle varie fasi, la sostituzione delle turbine con diffusori sommersi, il confinamento di tutte le possibili sorgenti di cattivi odori - spiegano i due progettisti Annalisa Berni e Fabio Bandera - Il tutto porterà ad una maggiore efficienza depurativa. Inoltre saranno ridotti i possibili rischi ambientali e diminuita la produzione di fanghi biologici, prodotto ultimo del processo di depurazione dei reflui fognari, con benefici per l'ambiente e diminuzione dei costi di gestione». 

Gli interventi permetteranno in ultimo di accogliere altri due agglomerati e raccoglie i reflui degli impianti di Viggiù e Cantello che potrebbero essere dismessi. 

«Ringrazio Alfa per questo progetto ed è visibile il cambio di passo rispetto al passato. Sono spesso stato critico rispetto alla gestione del servizio, ma mi sembra che il cambio di gestione della governance stia avendo ricadute positive - sottolinea il sindaco Davide Galimberti - È un progetto importante, un intervento che consente di implementare l'estensione delle zone non ancora collegate all'impianto fognario. Ed è interessante anche sotto il profilo ambientale».

Il progetto piace anche alle associazioni ambientaliste, Amici dell'Olona e Legambiente. «Oggi è un momento storico - dicono Franco Brumana e Valentina Minazzi - l'Olona è inquinato da 5 depuratori di Varese e questo è il primo progetto esecutivo per invertire la rotta, un primo passo. Speriamo si agisca anche sugli altri depuratori. Vigileremo». 

Valentina Fumagalli

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