Varese - 15 novembre 2019, 16:16

Università dell'Insubria: inaugurato il ventunesimo anno accademico

«Continuare sempre a imparare» è il messaggio di buon augurio da parte dei relatori. L’ateneo ha annunciato investimenti per 32 milioni di euro nel prossimo quinquennio, con ristrutturazioni e nuovi stabili sia a Varese che a Como

Un momento dell'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università dell'Insubria

Un momento dell'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università dell'Insubria

Una cerimonia solenne, un corteo di cinquanta professori in toga: è stato inaugurato questa mattina il ventunesimo anno accademico dell’Università dell’Insubria nel segno della tradizione.

Il corpo docente ha fatto ingresso nell’aula magna di via Ravasi a Varese, con il magnifico rettore Angelo Tagliabue, il prorettore Stefano Serra Capizzano e i rettori ospiti Federico Visconti della Liuc di Castellanza, Gian Carlo Avanzi dell’Università del Piemonte Orientale e Marco Montorsi dell’Humanitas di Milano.

Il cerimoniale è stato gestito dall’ematologo e docente Francesco Passamonti e si è aperto con un breve intervento del sindaco di Varese Davide Galimberti, presente in sala con le altre istituzioni: il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Francesca Brianza e il consigliere Samuele Astuti,  l’ex ministro Marco Bussetti, il senatore Alessandro Alfieri, il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Marco Lainati, gli assessori del Comune di Varese Andrea CivatiDaniele Zanzi e Rossella Dimaggio, l’artista Marcello Morandini e i tanti altri ospiti che hanno affollato l’aula.

La prima e attesa relazione è stata quella del magnifico rettore Angelo Tagliabue, che ha ringraziato i suoi predecessori Renzo Dionigi e Alberto Coen Porisini e poi, prima di elencare i risultati «tangibili e misurabili» già ottenuti in questo anno di governance, ha voluto sottolineare il ruolo importante della formazione:

«Il futuro di ogni Paese è legato ai giovani e noi abbiamo la fortuna di fare la professione più bella del mondo: lavorare alla formazione dei giovani. Non possiamo esimerci dall’etica accademica di formatori: docenti e discenti sempre. Mai dimenticare di continuare a imparare».

Ha annunciato investimenti per 32 milioni di euro, per il prossimo quinquennio, il direttore generale dell’ateneo Marco Cavallotti:

«Dobbiamo essere coraggiosi avventurieri, sempre spinti verso nuovi orizzonti… Tra i progetti del 2020 a Varese un nuovo edificio dedicato agli studenti al Campus di Bizzozero, che conterrà oltre 1200 posti in aula, oltre 200 posti studio, una biblioteca di 1000 metri quadri ed uno spazio ristoro-mensa di oltre 500 metri quadri. E poi il nuovo University Point di Como, un luogo dedicato ai servizi rivolti agli studenti ma anche agli altri utenti, una sorta di agorà che si integrerà con il Museo della Seta e l’Auditorium».

Un tema importante è stato toccato, nella sua relazione, da Anna Maria Caspani, rappresentante degli 11.440 studenti dell’Insubria:

«Noi studenti crediamo che l’Università sia il luogo in cui il concetto di sostenibilità possa davvero acquisire un significato concreto, in cui la ricerca di soluzioni alternative, mediante studi scientifici, sia alla base del necessario cambiamento verso una transizione ecologica».

La tradizionale Rosa Commacina, riservata a personaggi che abbiano svolto attività importanti per il territorio e per l’ateneo, è stata assegnata a Marco Ascoli, noto avvocato varesino che ha portato l’esperienza significativa della Fondazione Giacomo Ascoli, intitolata al figlio, che dal 2006 opera a favore di bambini e adolescenti affetti da malattie oncoematologiche.

La laurea honoris causa in Scienze e tecniche della comunicazione è stata conferita a Gerardo Severino, Maggiore della Guardia di Finanza e commendatore della Repubblica, attualmente direttore del Museo storico della Guardia di Finanza, per aver «documentato la storia di numerosi finanzieri che, all’epoca della Seconda Guerra Mondiale, agirono anche sul territorio insubrico, tra Varese Como,  e in alcuni casi si sacrificarono per salvare altre vite in un periodo di guerra civile in Italia», come è scritto nella motivazione letta da Paolo Bernardini, a cui è seguita la laudatio di Andrea Spiriti.  Severino ha poi tenuto la lectio magistralis «Il museo storico della Guardia di Finanza nell’ambito delle strategie di comunicazione del corpo».

Il professor Daniele Cassani ha annunciato il nome del primo vincitore del premio internazionale Riemann Prize: è Terence Tao, matematico australiano-statunitense di fama internazionale dell’Università della California, un genio dei numeri che ha già ottenuto la medaglia Fields e nell’autunno 2020 sarà a Varese per ricevere il riconoscimento dell’Insubria, una scultura di Marcello Morandini, al culmine di una settimana di festival.

Un lungo applauso ha accompagnato uno dei momenti più sentiti ed emozionanti della mattinata, in cui sono state ricordate due persone della comunità insubrica che non ci sono più: Alessandro Bianchi, amato dipendente dell’ateneo mancato a luglio, e il professor Aldo Macchi, che si è spento improvvisamente pochi giorni fa. Alla mamma di Alessandro e alla signora Macchi l’abbraccio e i fiori del rettore e del direttore generale.

In chiusura sono state consegnate le medaglie di ateneo ai 18 professori divenuti ordinari nell’ultimo biennio e poi tutti in piedi per il Gaudeaumus igitur cantato con maestria dal Coro dell’Insubria, diretto dal maestro Andrea Gottardello.

 

Redazione

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