«Nella vita trovi degli inciampi, ed è appena successo anche a me. Ma ci si rialza sempre»: le parole di Paolo Capobianco dalla sua stanza in clinica alle Terrazze - ovviamente con tanto di bandiera dei Mastini - dove sta svolgendo la riabilitazione per tornare davvero alla vita dopo mesi di battaglia contro il suo peggior nemico, sono la carica migliore per i Mastini che domani tornano al Palalbani per riprendere la marcia. «Non saranno soli - ci racconta Paolo - perché alla console ci sarò io a trascinarli. E non soltanto leggendo le formazioni come è successo con il Valdifiemme, quando mi avevano subito costretto a spostarmi al caldo, dietro le vetrate del bar, e poi a casa prima di fine partita».
Stavolta Paolo sarà un Mastino fino in fondo, come è abituato a fare da sempre, «e non lascerò la mia postazione fino al suono della sirena». La sua ultima partita è iniziata da giorni, ed è già stata vinta, visto che ha convinto persino il medico che lo sta seguendo nella riabilitazione e la sua famiglia a seguirlo domani al palaghiaccio («E non viene certo per controllarmi», scherza lui): si tratta del dottor Sandro Noto della pneumologia riabilitativa de “Le Terrazze”, che arriverà in via Albani anche con la moglie, appassionata di hockey («Ringrazio anche il primario Luciano Salvato, la prossima vedrò di trascinare anche lui»).
Paolo è un fiume in piena e stavolta sarà davvero un Mastino in più: «La curva è caldissima, vorrei poter conoscere tutti quei ragazzi che mi sono stati così vicino in questi mesi, ma bisogna scaldare anche la tribuna. Ci penserò io con le parole e la musica giuste». Lo speaker giallonero poi rivolge due messaggi da cuori forti a due Mastini unici: l'attaccante Andrea Vanetti e il portiere Alessandro Tura. «Caro Andrea - dice - ricordi cosa urlavo al microfono dopo i tuoi gol? "Ha segnato il dottor ingegner... sniper Andreaaa Vanettiii". Mi sto esercitando da giorni per poterlo urlare di nuovo domani, al mio ritorno. Tocca a te, sniper: permettimi di farlo ancora una volta, riempiendo di gioia te, che poi ti sbloccherai e non ti fermerai più, ma ancor di più me».
Ma anche il portierone Tura avrà un'attenzione speciale da parte di Paolo, dopo avere già incassato le bellissime parole di capitan Raimondi («La verità è che a volte non lo proteggiamo abbastanza»): «Sono rimasto colpito perché Alessandro scende sul ghiaccio due ore prima ed è l'ultimo ad andarsene, gli dedicherò una canzone particolare che avevo già scelto per lui prima di entrare in ospedale. Il ritornello dice "Dura, dura, dura" e per me è un grido di battaglia in cui c'è tutto. Forza Tura».
Nei giorni scorsi Paolo ha ricevuto a Cunardo alcune visite emozionanti: quella dell'attaccante Marco Franchini (entro fine dicembre sarà italiano a tutti gli effetti) che si è presentato assieme all'amico canadese Michael Fratangelo, attualmente al Como, e gli ha detto "Ciao zio, quando torni?", e quella di un altro grande cuore giallonero, Marco Mazza: «E' arrivato con una bandiera italiana con la scritta "Mastini foreverer" e il logo del Mastino. L'ho appesa in stanza e da qui, finché non torno a casa, nessuno può toccarla. Quando ho bisogno di qualcosa, la guardo e nulla sembra impossibile».
Per Paolo, sistemato il power play ed evitata qualche penalità di troppo «e magari la presenza dell'arbitro Lottaroli, con lui non ce ne va bene una...», il Varese arriverà in fondo («Non basta giocare se indossi questa maglia, il Mastino ti dà qualcosa in più»): la posizione in classifica, visto che nella seconda fase (il Master Round a cui accedono le prime sei) i punti verranno divisi per tre e arrotondati per difetto, non sarà così determinante come può apparire ora, «ma se battiamo il Bressanone - quinto - avremo la certezza di essere nelle prime quattro, un primo traguardo»; sarà determinante, invece, «essere consapevoli di potersi giocarsi la partita e la stagione fino alla fine». Proprio come sta facendo, e come continuerà a fare, lui.
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Ricordiamo che per la sfida di domani è valido l'accordo di collaborazione con la Pallacanestro Varese: chiunque si presenterà alle casse del Palalbani con l'abbonamento del basket o con un biglietto per la partita dell'Openjobmetis di domenica a Masnago contro Venezia, avrà diritto all'ingresso al palaghiaccio pagando solo 5 euro. Lo stesso vale per i tifosi di hockey che volessero, il giorno dopo, recarsi alla partita di pallacanestro.
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Dopo la partita con il Bressanone, sarà big match a Merano: i gialloneri saranno infatti impegnati giovedì prossimo alle 20.30 sul ghiaccio della Meranarena, poi turno di riposo prima di tornare in via Albani sabato 30 alle 18.30 contro il Caldaro.
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Domani all'ingresso del Palalbani saranno in vendita le nuove sciarpe dei Mastini al banchetto del merchandising: sono arrivate oggi in modelli diversi, e sono davvero bellissime (foto nella gallery) con immagini fronte e retro.
QUATTORDICESIMA GIORNATA
Sabato, ore 18: Como-Pergine. 18.30: Varese-Bressanone. 19: Unterland Cavaliers-Merano. 19.30: Caldaro-Valdifiemme, Appiano-Valpeagle.
LA CLASSIFICA
Merano 27. Pergine 25. Varese 24. Valpeagle 18. Bressanone 15. Valdifiemme 14. Appiano, Alleghe 10. Caldaro 8. Como, Unterland Cavaliers 7.
TREDICESIMA GIORNATA (giocata tra mercoledì e giovedì)
Valpeagle-Varese 4-3, Merano-Caldaro 5-2, Appiano-Bressanone 3-2 ai rigori, Pergine-Alleghe 5-2, Valdifiemme-Unterland Cavaliers 3-2.